Il governo di Juba e il gruppo armato guidato dall’ex generale David Yau Yau, attivo nella regione orientale di Jonglei dal 2012, hanno firmato un accordo di pace nella capitale etiopica di Addis Abeba. Lo rendono noto i mediatori del Church Leaders Mediation Initiative (Cimi), un organismo presieduto da monsignor Paride Taban, vescovo emerito di Torit, precisando che la firma “è il completamento di una difficile opera di negoziato, durata più di un anno”.
Lo scorso 30 gennaio, le due parti avevano concordato un cessate-il-fuoco che, oggi, ha portato al raggiungimento dell’intesa. In un comunicato inviato alla MISNA, i religiosi si dicono “consapevoli del dolore e della sofferenza del nostro popolo a causa del conflitto in corso in altre parti del paese. La sofferenza e l’uccisione da parte dei loro capi è dolorosa e vergognosa – aggiungono – Abbiamo urgente bisogno di un fine a tutte le lotte e conflitti nel nostro paese”.
In queste ore, nella capitale etiopica è in corso l’incontro tra il presidente Salva Kiir e il suo ex vice, Riek Machar protagonisti di una crisi politico militare che dallo scorso 16 dicembre, ha proiettato il paese sull’orlo della guerra civile. – Misna
