Secondo notizie riferite da Radio Shabelle, pur avendo firmato alcuni giorni a Kampala un accordo che prevede che porto e aeroporto di Kismayo vadano al governo federale di Mogadiscio, il Kenya starebbe giocando in effetti una partita diversa. Nairobi, secondo questa ed altre fonti locali, sta proponendo che il controllo della città e delle sue infrastrutture strategiche siano materia di negoziato tra il governo centrale e lo Stato federale del Jubaland.
Il Kenya è anche accusato da più parti di sostenere una fazione armata all’interno della città e di avere interessi non coincidenti con quelli di Mogadiscio.
Nel frattempo il clima di maggiore insicurezza registrato di recente si è concretizzato in scontri avvenuti in diverse regioni somale: ad essere coinvolte sono state truppe dell’Amisom (la locale missione dell’Unione Africana), etiopiche e governative oltre che uomini di Al Shaabab. Gli scontri si sono verificati a Baidoa, in diverse zone del Basso Shabelle, nelle città di Shalanbod e Janale.
Questa mattina, infine, un aereo cargo dell’aviazione etiopica ha preso fuoco in fase di atterraggio all’aeroporto di Mogadiscio: secondo un primo bilancio quattro uomini dell’equipaggio sono morti. – Atlasweb