In Egitto la protesta dei Fratelli Musulmani in favore del presidente deposto Mohamed Morsi non si ferma. Il movimento islamico sceglie ancora la piazza e la contestazione pubblica, nonostante il divieto imposto dal tribunale e i sit-in sgomberati dalla polizia con armi e violenze. Ma ha cambiato strategia e punta a sorprendere le forze governative con azioni non annunciate, cui prendono parte i manifestanti più giovani.
La protesta blocca le vie della capitale costringendo i comuni cittadini a prodigarsi per far defluire il traffico e il passaggio dei veicoli d’emergenza.
Gehan Lotfy, politologa: “Il primo obiettivo è impedire l’arrivo delle forze di sicurezza, la protesta comincia nelle strade secondarie, spesso coinvolge le università. Anche il reclutamento dei manifestanti è cambianto, sono soprattutto cittadini del Cairo”.
Dopo il colpo di stato del 3 luglio scorso che ha portato alla deposizione dell’ex presidente Morsi, numerosi militanti della Fratellanza sono stati arrestati con l’accusa di “incitamento alla violenza”.
Mohammed Shaikhibrahim, euronews: “Le modalità per esprimere il dissenso stanno assumendo forme nuove, ma alla base resta la stessa rivendicazione: la legittimazione ad esprimersi”. – Euronews