Sebbene non siano ancora noti i risultati definitivi delle elezioni parlamentari del 28 settembre, il principale leader dell’opposizione ha chiesto l’annullamento del voto e ha abbandonato il comitato per il monitoraggio del dialogo politico e i comitati di centralizzazione dei risultati elettorali.
I partiti di minoranza accusano la Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni) di “anomalie”, di aver scartato numerose schede nelle regioni bastione dell’opposizione e di essere, insieme alla maggioranza, protagonista di una farsa elettorale. Ai simpatizzanti è stato chiesto di tenersi pronti per eventuali manifestazioni.
Tuttavia la rottura non sarebbe completa e si attendono i risultati definitivi per decidere del futuro del processo elettorale e della vita politica della nazione.
Le ultime elezioni legislative risalgono al 2002 e si tennero quando alla presidenza c’era Lansana Conté, deceduto nel 2008 dopo aver guidato la Guinea per 24 anni.
Dal 2008 il paese, passato per un periodo sotto controllo di una giunta militare, sta vivendo una fase di transizione che dovrebbe concludersi proprio con le elezioni parlamentari e che nel 2010 ha visto l’elezione a presidente di Alpha Condé. – Atlasweb