L’Assemblea nazionale del Sud Sudan ha approvato l’8 ottobre una legge che rafforza i poteri del servizio di sicurezza, il National Security Service (NSS) Bill. Secondo quanto riporta il “Catholic Sudan Radio Network” l’approvazione della legge ha suscitato la protesta di alcuni deputati che affermano che non sono state seguite le procedure parlamentari. Il leader dell’opposizione, Onyoti Adigo Nyikwec, insieme ad altri deputati, ha abbandonato l’aula in segno di protesta perché ai legislatori non sono state concesse 72 ore di tempo per studiare il testo.
La nuova legge consente al servizio di sicurezza nazionale (NSS) la facoltà di arrestare le persone senza mandato di un giudice. L’unica garanzia per gli arrestati è la previsione che dovranno essere portati di fronte ad un giudice entro 24 ore dall’arresto. L’NSS si è reso responsabile, tra l’altro, della chiusura temporanea di Radio Bakhita” dell’Arcidiocesi di Juba (vedi Fides 18/08/2014) ed è stato accusato da alcune organizzazioni umanitarie di torture e arresti arbitrari. – Ag. Fides