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104 a.C. Re della Numidia, eroe della resistenza berbera contro Roma. In quel giorno, il comandante Caio Mario, «rientrato dall’Africa con il suo esercito, fece celebrare nello stesso tempo il suo trionfo – scrisse Plutarco – e offrì ai Romani uno spettacolo incredibile: Giugurta prigioniero! Dopo il trionfo, fu gettato in galera. Alcuni dei suoi guardiani gli strappavano violentemente la camicia, altri, con la fretta di togliergli brutalmente gli orecchini d’oro, gli strappavano nello stesso tempo il lobo dei due orecchi. Lottò per sei giorni contro la fame».
«Per i maghrebini, Giugurta è una figura leggendaria, simbolo della resistenza all’invasione straniera». (Haouaria Kadra-Hadjaji, autrice di Jugurtha. Un Berbère contre Rome)
