1934. A Pointe-Noire, nell’allora Congo Francese, si inaugura, al termine di 13 anni di lavoro e a prezzo della vita di migliaia di operai (praticamente schiavi), una via ferrata lunga 795 chilometri – costata «un uomo per traversina».
«”Bisogna accettare il sacrificio di sei o ottomila uomini – diceva il governatore Antonetti – o rinunciare alla ferrovia”. Il sacrificio fu più ingente. A oggi [1928], tuttavia, è sui diciassettemila. E ci mancano soltanto trecento chilometri di ferrovia da costruire!». (Albert Londres, giornalista e scrittore francese)