In questo 2014 l’economia dei paesi dell’Africa sub-sahariana crescerà ad un ritmo del 5,4% rispetto all’anno precedente, secondo le ultime stime contenute del World Economic Outlook rese note ieri dal Fondo monetario internazionale (FMI).
Sottolineando come la crescita delle economie in Africa prosegui ad un ritmo molto sostenuto, in aumento rispetto al 4,8% registrato lo scorso anno e atteso ancora in crescita fino al 5,5% nel 2015, i dati resi noti dal FMI mostrano tuttavia una contrazione rispetto alle stime diffuse lo scorso ottobre, quando per il 2014 il FMI aveva previsto nel suo Regional Economic Outlook for sub-saharian Africa una crescita del 6%, una percentuale già lievemente più bassa rispetto al 6,1% stimato qualche mese prima.
A contribuire all’abbassamento delle stime di crescita è soprattutto il deprezzamento di alcune valute nazionali (come il Naira nigeriano, il Rand sudafricano, il Kwanza angolano e il Kwacha zambiano) che hanno subito negli ultimi mesi una forte svalutazione rispetto al dollaro statunitense.
Nel 2013, la crescita si è rivelata sostenuta soprattutto grazie all’ottima prestazione registrata da setore estrattivo e dalla vendita di materie prime sui mercati internazionali. In particolare, hanno fato registrare i migliori risultati paesi come Repubblica democratica del Congo, Sierra Leone, Etiopia, Rwanda.
Il FMI evidenzia le sfide poste alla crescita economica, tra le quali elenca le cattive condizioni meteorologiche che possono avere conseguenze negative sulla produzione agricola, le crisi in Sud Sudan e in Repubblica centrafricana che possono riverberarsi sui paesi vicini e la scarsità di infrastrutture che “continua a essere un freno al potenziale di crescita esistente nella regione”.
“Investire nella realizzazione di infrastrutture è la soluzione più efficace, oltre ad essere un bisogno fondamentale – si legge nel rapporto del FMI – per ottenere una trasformazione definitiva dell’economia continentale”. – Atlasweb