È allarme eroina in Africa orientale, una regione chiave per il transito degli stupefacenti ma rilevante anche per il loro consumo: lo sottolineano gli esperti dell’Ufficio dell’Onu per il contrasto alla droga e al crimine organizzato (Unodc), in un rapporto che consente un’analisi delle dinamiche nel breve e nel medio periodo.
Nello studio si sottolinea come, nonostante abbia fatto la sua comparsa nell’area già negli ’80, l’eroina stia ora diventando un affare lucroso per le bande criminali dell’Africa orientale. Secondo gli esperti di Unodc, tra il 2010 e il 2012 sono state sequestrate più partite di questo tipo di stupefacente che nei 20 anni precedenti. “Nei primi cinque mesi del 2013 – si aggiunge nel rapporto – le confische da parte della polizia sono state più numerose e più significative di quelle dei due anni precedenti”.
Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite, ogni anno in Africa orientale sono contrabbandate 22 tonnellate di eroina provenienti dall’Afghanistan, dal Pakistan, dall’Iran e da altri paesi dell’Asia. La quantità consumata ogni anno localmente, invece, non supera le due tonnellate e mezzo. Due dati che aggregati insieme, suggeriscono gli esperti, confermano come l’Africa orientale resti un’area di transito sulla via delle regioni meridionali e occidentali del continente. – Misna