Sono cominciati oggi, nella città di Port Harcourt, i negoziati per stabilire l’entità dei risarcimenti dovuti da Royal Dutch Shell a circa 11.000 pescatori che hanno perso i loro mezzi di sostentamento a causa di due disastri petroliferi causati dalla società anglo-olandese.
Secondo responsabili di Environmental Rights Action, un’organizzazione non governativa locale, i pescatori sono rappresentati dagli avvocati dello studio legale inglese Leigh Day. Le trattative sono cominciate circa un anno e mezzo dopo che i pescatori avevano avviato un procedimento giudiziario contro Shell presso un tribunale di Londra.
Gli episodi contestati risalgono al 2008 e al 2009 e sono avvenuti entrambi nell’area della comunità di Bodo, nella regione del Delta del Niger. Tra i 500.000 e i 600.000 barili di greggio si sono riversati nelle foreste di mangrovie, hanno avvelenato l’acqua dei fiumi e hanno impregnato le terre coltivabili che circondano i 35 villaggi della zona, totalmente dipendenti da pesca e agricoltura. – Misna