Con l’adesione dei lavoratori della Harmony Gold all’ultima proposta arrivata sugli aumenti salariali si è di fatto concluso lo sciopero dei lavoratori impegnati nell’estrazione dell’oro. Cominciato lo scorso martedì, lo sciopero era stato convocato dalla National Union of Mineworkers (NUM), il principale sindacato di settore che rivendica aumenti fino al 60%. Alla fine i lavoratori hanno accettato aumenti compresi tra il 7,5 e l’8%, due punti in più rispetto a quelli inizialmente proposti dai produttori; l’accordo raggiunto avrà una validità di due anni.
Gli ultimi a resistere a questo accordo erano stati i lavoratori della Harmony Gold – il secondo più grande produttore sudafricano – delle miniere di Free State e Northern Cape, ma è stata la stessa società a riferire che alla fine anche loro hanno accettato.
Quello aurifero è uno dei settori chiave dell’economia sudafricana: dà lavoro a circa 140.000 persone, conta per il 10% delle esportazioni e per il 3% del prodotto interno lordo.
Il direttore esecutivo della Harmony Gold, Graham Bruggs, ha sostenuto che iniziative sindacali come quest’ultima mettono a rischio la sostenibilità stessa delle società. Il segretario generale della NUM, Frans Balenim ha a sua volta aggiunto che il sindacato ha in programma oggi consultazioni con i lavoratori per finalizzare l’accordo. – Atlasweb
