Sono 2288 i morti accertati di ebola in Africa occidentale secondo l’ultimo bilancio diffuso ieri dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il paese con il più alto numero di morti è ormai la Liberia che sembra essere anche il paese con più difficoltà organizzative nella gestione dell’emergenza. Rispetto al numero totale di contagi (4269) il tasso di mortalità si è però abbassato al 47%.
I numeri certificati dall’Oms sono in realtà indicativi e sono siocuramente inferiori ai dati reali. In molte zone remote è però tuttora difficile stabilire cosa stia avvenendo e non sempre le autorità sanitarie sono in grado di localizzare i focolai della malattia seguendone l’evolversi.
Al di fuori di Liberia, Guinea e Sierra Leone – i tre paesi maggiormente colpiti – l’ebola è arrivata anche in Nigeria (21 casi e otto morti) e in Senegal (un caso). Si attendono per oggi i risultati dei test condotti su una donna nigeriana ricoverata in Italia, a Civitanova Marche (e poi trasferita ad Ancona), che presenterebbe alcuni sintomi del virus.
L’emergenza vera riguarda però la Liberia dove, secondo le autorità sanitarie internazionali, la malattia si estenderà ulteriormente nelle prossime settimane. A rendere più complessa la situazione anche la morte di 80 operatori sanitari che in questi mesi hanno pagato con la vita il loro impegno in prima linea. – Atlasweb