I soldati libici stanno costringendo i profughi, armi in pugno, a prendere il mare. E, prima di imbarcarli, si fanno pagare: 1.800 dollari a persona. La denuncia è di don Mussie Zerai, il presidente dell’agenzia umanitaria Habeshia che azzarda questa fosca previsione: “Solo nel prossimo fine settimana sono in migliaia in procinto di partire: il rischio che il dramma dei 29 morti assiderati si ripeta, è concreto”. Molte tragedie, spiega don Mussie, si consumeranno infatti prima di avvicinarsi alle 30 miglia previste dall’attuale programma di pattugliamento europeo (…) – Espresso.it
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