Un’inchiesta quanto più completa possibile così da favorire l’assunzione di ulteriori iniziative: è quanto si è impegnato a fare Bernard Acho Muna, presidente della commissione d’inchiesta sul Centrafrica istituita dal Consiglio di sicurezza dell’Onu. “Vogliamo presentare al Consiglio di sicurezza un file completo – ha detto Acho Muna, un ex giudice camerunense – il Centrafrica è stato teatro di molti golpe, ma dopo ognuno di questi c’è stato un processo di riconciliazione al termine del quale nei governi è entrata gente con le mani sporche di sangue. Un fatto che non ha mai aiutato”.
Il rappresentante dell’Onu ha detto che oggi è previsto l’arrivo di un primo gruppo di inquirenti che avranno il compito di interrogare testimoni e vittime di attacchi, personalità politiche e militari.
Dopo la caduta di François Bozizé, il presidente deposto dai ribelli della Seleka, la situazione è ulteriormente precipitata nel paese dell’Africa centrale con milizie dette anti-Balaka (anti-machete) che si sono contrapposte ai ribelli. Ne è seguito un ciclo di continue rappresaglie in cui l’appartenenza religiosa (musulmani i seleka, cristiani gli altri) è stata strumentalizzata a scapito soprattutto della popolazione civile vittima delle violenze di entrambe le parti. – Atlasweb