È cominciato oggi a Juba il processo a carico di quattro ex ministri e dirigenti del partito di governo arrestati a dicembre con l’accusa di essere coinvolti in un tentativo di golpe che, secondo il presidente Salva Kiir, sarebbe all’origine del conflitto armato in Sud Sudan.
Gli imputati sono: Pagan Amum, ex segretario generale del Movimento popolare di liberazione del Sudan (Splm); Oyai Deng Ajak, ex ministro per la Sicurezza nazionale; Ezekiel Lol Gatkuoth, ex ambasciatore negli Stati Uniti; Majak D’Agoot, ex ministro della Difesa. I quattro sono stati incriminati per “tradimento e tentato colpo di Stato”. Di fronte ai magistrati si sono presentati in giacca e cravatta, apparentemente in buone condizioni di salute e a tratti sorridenti. Secondo l’emittente locale Radio Bakhita, le udienze saranno aperte al pubblico e dunque anche ai giornalisti.
Il conflitto in Sud Sudan contrappone le forze filo-governative a unità legate all’ex vice-presidente Riek Machar, a oggi latitante. Il rilascio dei dirigenti arrestati con l’accusa di essere coinvolti nel presunto tentativo di golpe è una delle condizioni poste dai ribelli per un accordo che consenta di porre fine alle violenze. In poche settimane il conflitto ha causato migliaia di vittime e costretto circa 900.000 persone a lasciare le proprie case. – Misna