Dopo settimane di attesa, il presidente Abdelaziz Bouteflika ha operato un importante rimpasto di governo che vede cambiare la direzione di molti ministeri chiave, ma la guida dell’esecutivo rimane a Abdelmalek Sellal. Agli Interni è stato nominato Tayeb Belaiz, già presidente della Corte costituzionale, incaricato anche delle Collettività locali. In base al decreto presidenziale pubblicato dall’agenzia di stampa ufficiale Aps, l’attuale capo di stato maggiore dell’esercito (Armée nationale populaire, Anp), Ahmed Gaid Salah è diventato vice-ministro della Difesa nazionale. La guida del ministero degli Esteri è passata da Mourad Medelci al diplomatico di lungo corso Ramtane Lamamra mentre Tayeb Louh, ex-ministro del Lavoro, è diventato Guardiasigilli e si è visto assegnare il ministero della Giustizia.
Il paese del Nord Africa sta attraversando un periodo di incertezza politica in parte causata al lungo ricovero del presidente Bouteflika, rimasto in Francia per sette mesi e rientrato in patria a luglio. Il mese scorso il Fronte di liberazione nazionale (Fnl), il partito che governa in Algeria dai tempi dell’indipendenza dalla Francia, ha eletto un nuovo segretario: l’ex presidente del parlamento Ammar Saidani. L’Fnl è alla prese con tensioni e spaccature interne in parte legate all’incertezza sulle condizioni di salute del capo dello Stato e sulle sue possibilità di candidarsi alle elezioni del 2014 per ottenere un quarto mandato. Inoltre l’Algeria sta anche subendo i contraccolpi dei rivolgimenti che dal 2011 stanno spazzando il mondo arabo e deve fare i conti con nuove minacce terroristiche successive all’implosione della vicina Libia. Lo scorso gennaio un vasto attacco terroristico al sito di In Amenas, al sud del paese, si è concluso con la morte di 67 persone, di cui 37 stranieri. – Misna