Nell’attacco uccisi l’ambasciatore Chris Stevens e tre funzionari
L’antiterrorismo americana ha individuato i gruppi di estremisti che avrebbero partecipato all’assalto della sede diplomatica di Bengasi, in Libia, avvenuta esattamente un anno fa. Nell’attacco erano rimasti uccisi l’ambasciatore americano, Chris Stevens, e tre funzionari. Secondo quanto riportato dal Washington Post, nell’elenco stilato dall’antiterrorismo compare anche Ansar al-Sharia (la milizia islamista diffusa in diversi Paesi del nordafrica) e, per le autorità, i gruppi avrebbero selezionato in anticipo il loro obiettivo, premeditando l’attacco.
Numerosi individui coinvolti sarebbero stati identificati, alcuni dei quali già conosciuti all’intelligence Usa: per alcuni sarebbero state già definite delle accuse. Restano però ancora da determinare la tempistica, il luogo in cui è stata progettata l’operazione e i mandanti. E ancora le autorità devono capire se la data dell’11 settembre sia stata decisa in anticipo o sia stata una scelta improvvisata all’ultimo minuto.
L’assalto di Bengasi ha avuto conseguenze complesse per il dipartimento di Stato americano ed è diventato un argomento ricorrente nelle discussioni di politica interna, spesso utilizzato dai repubblicani per attaccare il presidente Barack Obama accusandolo di coprire i fallimenti nella protezione della missione diplomatica prima e dopo l’attacco. – TMnews