Le autorità egiziane riducono di un paio d’ore il coprifuoco al Cairo e nelle altre principali città del paese: una misura dovuta al lieve miglioramento delle condizioni di sicurezza.
Il divieto di circolare tra le 23 e le sei è in vigore dal 14 agosto, dopo che l’esercito ha sgomberato due piazze della capitale occupate dai sostenitori dei Fratelli musulmani: un’operazione costata centinaia di vite umane.
Al Cairo, c‘è chi si dice favorevole al coprifuoco ridotto a partire da mezzanotte, perché consentirebbe di riparare strade e infrastrutture danneggiate. Un’opinione che ignora il fatto che anche gli operai devono rispettare il divieto di uscire. Un altro residente denuncia invece l’impatto negativo per il turismo e per gli affari degli esercenti.
A far rispettare il coprifuoco pensano i militari, che dopo la mezzanotte presidiano la capitale con i blindati. Chi è sorpreso in strada rischia l’arresto. Le serrande dei negozi abbassate e le strade vuote fotografano un paese che, dalla caduta di Hosni Mubarak nel 2011, non ha ancora trovato una sua via per la stabilità. E nessuno sembra in grado di prevedere quando riuscirà finalmente a voltare pagina. – Euronews