Li chiamano i muri della libertà quelli che nelle maggiori città d’Egitto ospitano i graffiti e i murales che inneggiano alla rivoluzione. Anche gli artisti più influenti hanno lasciato i loro segni iconici per le strade. Qui siamo al Cairo ma anche i muri di Alessandria e Luxor raccontano la stessa epopea in una stagione di ancora profonde incertezze.
Mohammed Khaled, artista di graffiti: “E’ molto importante disegnare i nostri concetti e gli obiettivi che ci poniamo, cose che si possono registrare quotidianamente e che i passanti possono vedere e che aiutano a capire meglio la situazione e servono a stimolare domande per avere idee migliori”.
Ma intanto le autorità egiziane manovrano per proibire che sui muri cittadini dilaghino questi messaggi. Il network arabo per l’informazione sui diritti umani dichiara che l’attuale esecutivo in carica sta discutendo una legge per bandire i graffiti. Si parla anche di punire gli autori delle opere.
Palpitante e vero questo work in progress non si ferma e racconta la storia di questi ultimi mesi sulle sponde del Nilo con suggestive immagini anche artistiche che hanno trasformato la scenografia dell’urbano in una testimonianza visiva di coraggio e resistenza.
Mohammed Shaikhibrahim, euronews: “Fantastiche pitture riassumono gli eventi d’Egitto. I maestri del pennello stabiliscono cosi’ un nuovo modo per esprimere la loro opposizione al potere egiziano dopo oltre due anni di rivoluzione. Queste pitture comunicano ancora che la rivoluzione è in marcia con tutto il suo arcobaleno”. – Euronews