Sarebbero state tra le 3000 e le 6000 le vittime di due anni di conflitto armato nella Repubblica Centrafricana: le stime sono contenute in un rapporto presentato al Consiglio di sicurezza dell’Onu da una commissione d’inchiesta istituita dal segretario generale Ban Ki-moon.
Nello studio si sottolinea che crimini di guerra e contro l’umanità sono stati commessi sia dalle milizie Seleka che dai loro rivali Anti-Balaka. Secondo gli esperti dell’Onu, invece, a oggi non è possibile rilevare “l’esistenza di una volontà di genocidio”.
La crisi era sfociata nel marzo 2013 nell’ingresso delle milizie Seleka a Bangui e nella fuga del presidente François Bozizé. Oggi nella Repubblica Centrafricana è dispiegata una missione dell’Onu, forte di circa 6000 peacekeeper. – Misna