Il primo ministro libico Ali Zeidan è stato sfiduciato dal parlamento e il suo posto è stato preso ieri da ministro della Difesa Abdullah al-Thinni, nominato capo del governo ad interim. Zeidan ha pagato gli sviluppi di una vicenda relativa a una petroliera nordcoreana rifornita di greggio da una milizia ribelle che controlla alcuni porti nell’est del paese tra cui quello di Sidra.
Zeidan aveva minacciato di ricorrere alla forza per bloccare la nave che però è riuscita a lasciare le acque libiche senza problemi. Secondo alcuni resoconti, la nave avrebbe caricato almeno 234.000 barili di greggio violando per la prima volta il blocco del governo centrale sui porti controllati da miliziani separatisti dallo scorso luglio. Il parlamento ha anche deciso di votare a favore della roadmap che prevede la tenuta di elezioni legislative il prossimo luglio.
La rimozione di Zeidan contribuisce ulteriormente a sollevare interrogativi sulla reale stabilità di un paese in cui il governo non riesce ancora a prendere il controllo della situazione. Le dimissioni di Zeidan costituiscono di fatto un successo per Ibrahim Jathran, ex comandante di una milizia anti-Gheddafi, riciclatosi a capo di un gruppo che sta ora guidando le proteste per una maggiore autonomia dell’est del paese. – Atlasweb