La legge che criminalizza l’omosessualità è discriminatoria e soprattutto in contrasto con i principi sanciti dalla Carta fondamentale dell’Uganda: ne sono convinti gli attivisti della Coalizione della società civile per i diritti umani e la Costituzione, che hanno presentato il primo ricorso contro le norme.
L’azione legale ha assunto la forma di una petizione alla Corte costituzionale di Kampala. Un testo sottoscritto dalle 50 associazioni parte della Coalizione ma anche da politici e giornalisti. Da rilevare l’adesione del deputato Fox Odoi, ex consigliere di Yoweri Museveni entrato in rotta di collisione con il presidente proprio in occasione del dibattito sulla legge contro l’omosessualità. Nella petizione si sottolinea che l’entrata in vigore delle norme ha favorito episodi di “violenza” e “rappresaglie” nei confronti di persone omosessuali o presunte tali.
La legge, promulgata il mese scorso, prevede per il reato di omosessualità pene fino all’ergastolo. Una prospettiva inaccettabile per le principali istituzioni internazionali e per molti governi, anche per gli Stati Uniti, dagli anni ‘80 alleato chiave di Museveni. – Misna
