L’ex capo ribelle degli Enyele, attivo nella provincia Orientale (nord-ovest) della confinante Repubblica democratica del Congo, Udjani Mangbama, è rimasto ucciso assieme ad altre dieci persone in scontri con la polizia avvenuti lo scorso fine settimana a Owando, 500 km a nord di Brazzaville. Mangbama, soprannominato Idi Amin, si è rifugiato anni fa in Repubblica del Congo e dal 2010 Kinshasa ne aveva chiesto l’estradizione a Brazzaville.
La località di Owando è stata teatro di un assalto orchestrato dallo stesso Mangbama e dai suoi uomini che hanno ucciso tre agenti di polizia sabato scorso. Il giorno dopo è scattata un’operazione delle forze di sicurezza conclusa con l’uccisione di 11 persone, tra cui il capo ribelle, e il ferimento di altre dieci. “La situazione è ora sotto controllo” hanno assicurato le autorità locali.
Il governo di Kinshasa ha già chiesto spiegazioni al vicino, dicendosi “stupito e preoccupato di sapere che Mangbama si spostava in tutta libertà”. Brazzaville non ha mai estradato il capo ribelle ma ha assicurato all’esecutivo congolese che era detenuto in carcere. Nel 2009 gli Enyele e i Munzaya sono entrati in lotta per il controllo di acque ricche in risorse ittiche, causando 270 morti e 200.000 sfollati nel confinante Congo. – Misna