Centinaia di persone sono fuggite nei giorni scorsi dalla città portuale di Chisimaio, nel sud della Somalia, a causa dei combattimenti tra due “signori della guerra”, che si disputano il controllo del Jubaland, un’area che si vuole rendere semi-autonoma dal governo di Mogadiscio.
Gli scontri sono avvenuti fra le milizie di Ahmed Madobe denominate Ras Kamboni, e quelle di Hassan Basto. Entrambi si sono autoproclamati presidente del Jubaland.
I militari keniani, che hanno strappato la città lo scorso settembre al controllo degli Shabaab, non sono intervenuti a fermare i contendenti. Secondo alcuni osservatori però le truppe di Nairobi, di fatto, hanno favorito la vittoria di Modobe. Si sospetta infatti che il Kenya abbia mire territoriali sul Jubaland, zona molto fertile e potenzialmente ricca di petrolio (vedi Fides 29/5/2013) .
Anche se la presa di Chisimaio è fondamentale, grazie agli introiti delle tasse portuali, Madobe non controlla interamente le 3 regioni che comprendono il Jubaland, perché gli Shabaab controllano buona parte del Medio e Basso Juba, mentre a Gedo il governo di Mogadiscio, che non intende cedere l’area, ha nominato un governatore. – Ag. Fides