“Un atto deliberato di provocazione da parte di Kigali”: è in questi termini che il portavoce del governo di Kinshasa, Lambert Mende, ha spiegato gli scontri intermittenti in corso da ieri nel territorio di Nyiragongo, a una trentina di chilometri da Goma, capoluogo del Nord Kivu, confinante col Rwanda.
La stessa fonte, citata dall’emittente Radio Okapi, collega le scaramucce in corso al processo di disarmo volontario della ribellione hutu ruandese delle Forze democratiche di liberazione del Rwanda (Fdlr). “La prospettiva di successo del disarmo delle Fdlr dispiace ad alcuni responsabili di Kigali. E’ come se venisse tolto il pretesto con il quale, da sempre, vengono a raccogliere i frutti del loro saccheggio in Congo” ha aggiunto Mende.
L’arcivescovo di Goma, monsignor Théophile Kaboy Ruboneka, riferisce alla MISNA che incidenti del genere si verificano ciclicamente al confine, ma gli scontri cominciati ieri “ci hanno colto di sorpresa poiché è in corso il disarmo delle Fdlr, da sempre richiesto da Kigali”.
La società civile del Nord Kivu ha sollecitato il coinvolgimento della comunità internazionale per fermare la tensione lungo l’instabile frontiera. – Misna