Combattenti di Boko Haram hanno assaltato diverse cittadine e località del nord del Camerun nei pressi del confine con la Nigeria, il paese dove il gruppo islamista sta espandendo il proprio “califfato”: la notizia è confermata alla MISNA da fonti che si trovano nell’area dove si sono verificate le incursioni.
“Il punto più caldo adesso è Fotokol” sottolineano le fonti, in riferimento a una cittadina situata a circa 20 chilometri di distanza dalla riva del Lago Ciad. In questi giorni Fotokol non può essere raggiunta “per motivi di sicurezza”, dicono ancora alla MISNA, confermando la presenza di unità dell’esercito camerunense.
Delle incursioni di Boko Haram hanno riferito anche responsabili del ministero della Difesa, che hanno chiesto di restare anonimi. Secondo la loro ricostruzione, le Forze armate di Yaoundé hanno respinto gli assalitori “in territorio nigeriano” infliggendogli “gravi perdite”. Combattimenti intensi si sarebbero verificati anche nei pressi di Kolofata, sempre nella regione dell’Estremo nord, lungo il confine con la Nigeria.
Il governo camerunense riferisce con una certa frequenza di successi nelle operazioni militari contro Boko Haram. Il 17 ottobre aveva annunciato l’uccisione in battaglia di 107 militanti e otto soldati. È anche vero però che, secondo più fonti, il mese scorso Yaoundé ha ottenuto il rilascio di 27 ostaggi detenuti da Boko Haram solo dietro il pagamento di un riscatto e altre concessioni. Le fonti della MISNA sottolineano poi come in un’area attorno a Fotokol che ha per raggio 50 chilometri gli sfollati in cerca di protezione siano già più di 40.000. – Misna
