Inizia da Freetown, in Sierra Leone, il secondo viaggio ufficiale in Africa del ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino, dall’inizio del 2014.
Il titolare della Farnesina incontrerà stamani il suo omologo della Sierra Leone, Samura Mathew Wilson Kamara. Secondo il ministero degli Esteri italiano “la Sierra Leone ha compiuto progressi incoraggianti nel processo di democratizzazione dopo il conflitto civile terminato nel 2002. Le elezioni del 2012, giudicate positive dagli osservatori e conclusesi senza incidenti, hanno visto la riconferma di Ernest Bai Koroma quale Capo di Stato. Il Governo intende proseguire sul cammino della ricostruzione, puntando sui settori minerario, agricolo e turistico per il rilancio dell’economia”.
Al centro dell’incontro tra i due ministri degli Esteri vi sarà anche un’analisi delle principali opportunità di investimento che riguardano i settori minerario-estrattivo, l’edilizia, l’industria agro-alimentare, il settore ittico e quello del turismo.
Sempre in mattinata la Bonino incontrerà il Ministro della Cultura e del Turismo della Sierra Leone, Peter Bayuku Konteh, e poi si recherà al Centro Congressi di Freetown per prendere parte alla Conferenza regionale sull’abolizione e la moratoria della pena di morte, promossa dal Governo della Sierra Leone e da Nessuno tocchi Caino grazie al sostegno finanziario del Ministero degli Esteri della Norvegia.
Nel pomeriggio poi, la Bonino incontrerà alcune Organizzazioni non governative (ONG) attive nel settore dei diritti delle donne.
Al termine dei colloqui si recherà in Costa d’Avorio, dove proseguirà la sua visita.
Tanto il viaggio in Ghana e Senegal della scorsa settimana, quanto questo in Sierra Leone e Costa d’Avorio rientrano nell’iniziativa Italia-Africa lanciata dal ministro lo scorso 30 Dicembre.
Con questa iniziativa l’Italia intende “riaccendere i riflettori sull’Africa”, attraverso un’interlocuzione politica a tutto campo con i Paesi dell’Africa.
L’iniziativa intende anche creare un quadro di riferimento in cui le aziende italiane, in collaborazione con l’imprenditoria africana, siano in grado di operare per la crescita sostenibile del continente. – Atlasweb