Il re dell’highlife, miscela di chitarre, voci e suoni dai richiami caraibici, ma anche un maestro della musica africana capace di influenzare diverse generazioni: la stampa nigeriana descrive così oggi Fatai Rolling Dollar, al secolo Fatai Olagunju, scomparso all’età di 85 anni dopo una carriera come poche.
Fatai, scrivono i quotidiani del suo paese, è morto dopo essere stato in coma per dieci giorni. Negli anni ’50 e ’60 aveva fatto innamorare la Nigeria e l’Africa con le sue chitarre e le sue canzoni, divenute subito simbolo dell’highlife: un genere nato in Africa occidentale attorno al 1920, a partire da contaminazioni con la musica calipso e altre tradizioni afroamericane.
Il presidente nigeriano, Goodluck Jonathan, ha definito Fatai “un maestro che ha influenzato in modo decisivo la musica africana”. Difficile dargli torto e non pensare a “You cannot match us”, il brano forse più famoso di questo artista, rivendicazione satirica della superiorità della “vecchia generazione”. – Misna