13/06/13 – Zimbabwe – Mugabe fissa voto a luglio, scontro con primo ministro

di AFRICA

Con un decreto, il capo di Stato Robert Mugabe ha convocato le elezioni presidenziali e legislative per il 31 luglio. Motivata con una recente sentenza della Corte costituzionale, la decisione è già stata contestata dal primo ministro Morgan Tsvangirai e appare destinata ad alimentare lo scontro politico nello Zimbabwe.

Nel corso di una conferenza stampa  Tsvangirai ha accusato il presidente di voler far precipitare lo Zimbabwe in una “crisi costituzionale”, sostenendoche il voto non dovrà tenersi prima del 25 agosto, in modo da consentire le riforme necessarie per una consultazione “credibile, libera, legittima e non contestata”. Il riferimento è all’approvazione di una nuova legge elettorale e di norme in grado di garantire un maggiore pluralismo dell’informazione.

Tsvangirai ha anche detto che chiederà un intervento alla Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe (Sadc), l’organismo garante degli accordi tra i partiti del governo di unità nazionale entrato in carica ad Harare dopo la crisi politica e le violenze elettorali del 2008.

Secondo i quotidiani e i portali di informazione di Harare, Mugabe ha emesso il decreto nel rispetto della Legge sui poteri del presidente. Da un punto di vista politico la decisione si traduce in un aggiramento del parlamento, dove il partito di maggioranza relativa non è lo Zanu-Pf di Mugabe ma il Movimento per il cambiamento democratico di Tsvangirai (Mdc-T).

Primo e unico presidente dello Zimbabwe, candidato a un nuovo mandato nonostante i suoi 89 anni, Mugabe aveva affermato più volte di volere un ritorno alle urne il prima possibile. Nel testo del decreto, il presidente ha sostenuto che la convocazione del voto per il 31 luglio risponde all’esigenza di rispettare la sentenza della Corte costituzionale. – Misna

 

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