13/09/13 – Rwanda – Legislative: appello degli osservatori e accuse dell’opposizione

di AFRICA

 

Gli osservatori dell’Unione Africana (UA) hanno lanciato un appello ai ruandesi, auspicando un’elevata partecipazione alle legislative del 16 settembre. “I ruandesi dovrebbero affluire numerosi alle urne per esercitare il proprio diritto civico. Ci auguriamo anche che le elezioni si svolgano in modo libero ed equo” ha detto Justice Rita Makarau, presidente della commissione elettorale dello Zimbabwe e capo della missione UA, che monitorerà il voto con una trentina di osservatori accanto a quelli dei paesi dei Grandi Laghi, della Comunità economica dell’Africa orientale e dell’Unione Europea.

La campagna elettorale, cominciata lo scorso 26 agosto e svoltasi per ora nella calma, si concluderà domenica. E’ stata segnata da frequenti accuse da parte dell’opposizione nei confronti delle autorità locali che hanno “intimidito la gente e cercato di dissuaderla di assistere ai comizi” ha denunciato Christine Mukabunani, presidente del partito PS-Imberakuri, in riferimento soprattutto alle regioni orientali del paese.

L’esito delle legislative appare scontato con il Fronte patriottico ruandese (Fpr), l’ex ribellione che ha messo fine al genocidio del 1994 del presidente Paul Kagame, che dovrebbe ottenere la maggioranza dei seggi. Nella legislatura uscente l’Fpr aveva ottenuto il 76% delle poltrone parlamentari. Con quattro piccole formazioni alleate, l’Fpr ha presentato 80 candidati.

Sono riusciti a iscriversi anche il Partito social democratico (Psd) con 76 candidati, il Partito liberale (Pl) con 64 rappresentanti e, per la prima volta dal 2009, il Ps Imberakuri, con 45 membri; ci sono soltanto quattro candidati indipendenti. Nonostante la partecipazione di altre forze politiche e la recente legalizzazione del Partito democratico verde del Rwanda (Pdvr), non in lizza alle legislative, secondo gli analisti si tratta di un multipartitismo di facciata piuttosto che di un pluralismo politico. Per alcuni osservatori e fonti di stampa, molti dei partiti in lizza, pur dichiarandosi all’opposizione sono in realtà “satelliti” dell’Fpr.

Lunedì più di 5,9 milioni di aventi diritto sono attesi alle urne per scegliere tra i 410 candidati gli 80 deputati della prossima legislatura. Su 80 seggi da assegnare alla camera dei deputati, 53 saranno attribuiti ai partiti tramite le urne mentre gli altri sono riservati d’ufficio a gruppi d’interesse in rappresentanza di donne, bambini, giovani e disabili. Il 16 i cittadini eleggeranno i propri rappresentanti politici in parlamento mentre il 17 e il 18 verranno scelti quelli delle categorie speciali. – Misna

 

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