I governi di Uganda, Rwanda, Kenya e Sud Sudan si sono accordati sulla costruzione di una raffineria in Uganda; l’infrastruttura sarà partecipata al 40% dal settore pubblico dei quattro paesi, mentre la restante parte dei capitali verrà assicurata da investimenti privati.venezuelapetrolio
Lo ha affermato il ministro dell’energia ugandese, Simon D’Ujanga, nel corso di un intervista al portale cinese Xinhua.
D’Ujanga ha dichiarato che la raffineria sorgerà nel distretto occidentale di Hoima e dovrebbe avere una capacità produttiva di 60.000 barili di petrolio al giorno. Il suo completamento è previsto per il 2017.
La raffineria servirà a processare il greggio estratto in Uganda, Kenya e Sud Sudan e fornirà materia prima per la produzione di fertilizzanti e materie plastiche per il mercato locale.
L’opportunità di realizzare l’importante infrastruttura è stata al centro di una lunga trattativa tra il governo ugandese e le multinazionali petrolifere operative in Uganda (l’inglese Tullow, la francese Total e la cinese Cnnoc), che avrebbero preferito puntare sulla costruzione di un oleodotto per esportare il greggio estratto lungo il lago Albert attraverso i porti del Kenya; il compromesso raggiunto prevede che la raffineria abbia una capacità produttiva inferiore a quella inizialmente desiderata da Kampala e la contestuale realizzazione dell’oleodotto voluto dalle majors internazionali. – Atlasweb