Sono stati sottostimati i danni causati dai disastri petroliferi all’ambiente naturale e ai pescatori di Bodo, una comunità del Delta del Niger: lo ha riconosciuto la multinazionale Royal Dutch Shell, senza però fornire nuovi dati sulla quantità di greggio fuoriuscita dai suoi impianti.
Finora Shell aveva sostenuto che tra il 2008 e il 2009 nei corsi d’acqua si era riversato l’equivalente di 4144 barili di petrolio. I rappresentanti legali dei pescatori, che hanno sporto denuncia contro la multinazionale a Londra, hanno invece sempre parlato dell’equivalente di 500.000 o 600.000 barili.
Nella capitale britannica il processo contro Shell potrebbe aprirsi il prossimo anno. In Nigeria, intanto, proseguono i negoziati per il risarcimento dei pescatori. – Misna