Sono imprenditrici, esponenti politiche, investitrici, economiste, donne con ambizione e potere, in grado di influenzare il futuro dell’Africa: sono le giovani donne più potenti del continente per l’anno 2013, classificate in un elenco pubblicato dalla rivista specializzata Forbes.
In cima alla lista ritroviamo un nome già ben noto, Isabel dos Santos, figlia del presidente dell’Angola, più ricca donna del continente e donna d’affari affermata. Attraverso le sue holding controlla il 25% della compagnia di telecomunicazioni Unitel, della banca BIC, della tivù via cavo Zon Optimus, il 20% della banca Bpi, ed è partner della Sonae, la più importante catena di grande distribuzione in Angola.
Tra le 20 giovani donne più potenti dell’Africa ci sono anche Mimi Alemayehou, nata in Etiopia, vice presidente della Overseas Private Investment corporation (Opic), l’istituzione statunitense che gestisce gli investimenti USA nei mercati emergenti, la camerunense vera Songwe , una dirigente della Banca Mondiale, la parlamentare ugandese Alengot Oromai, o ancora la figlia del miliardario sudanese Mo Ibrahim, Hadeel Ibrahim, direttrice dell’omonima fondazione per la promozione del buon governo in Africa.
Tra le ‘business women’ Forbes cita Tara Fela-Durotiye, nigeriana, fondatrice della ditta cosmetica House of Tara, la più importante della Nigeria, Valentina da Luz Guebuza, figlia del presidente mozambicano Armando Guebuza, a capo di Focus 21 Management and Development, la compagnia familiare di investimenti con interessi in diversi settori, Moniza Muzonda, dello Zambia, direttrice e fondatrice di Java Foods, con forti legami con il colosso nigeriano Dangote.
L’elenco comprende anche, tra l’altro, la scrittrice NoViolet Bulawayo, dello Zimbabwe, la fashion designer nigeriana Folake Folarin-Coker, l’attrice e regista keniana Lupita Nyong’o, e la pittrice e scultrice Wangechi Mutu, del Kenya.* Celine Camoin – – Atlasweb