Sono tornate le violenze contro gli stranieri in Sudafrica. Bande di sudafricani, per lo più gente poverissima e senza lavoro, si sono scagliate contro le abitazioni, i negozi e le attività degli immigrati. Decine di persone – molte del Malawi – sono state costrette a lasciare le loro case da una folla inferocita che ha saccheggiato tutto. Il tasso di disoccupazione in Sudafrica ha superato il 27% e molte persone sfogano la loro rabbia nei confronti degli stranieri, accusandoli di rubare il lavoro.
La situazione è grave. Il ministro delle Relazioni internazionali del Sudafrica, Lindiwe Sisulu, incontrerà oggi ambasciatori di diversi Paesi africani per discutere dell’ondata di attacchi. È una questione chiave anche in vista delle elezioni di maggio. L’Alleanza democratica afferma che la politica dell’Anc ha fallito. Secondo i responsabili dell’opposizione, dilaga la corruzione, i confini sono porosi e un vasto numero di cittadini stranieri privi di documenti vive di espedienti nelle township.
Il ministro delle Finanze Tito Mboweni ha recentemente parlato della necessità di attrarre persone altamente qualificate e ha affermato che il nazionalismo ha portato alla stagnazione economica. Ma dovranno essere creati molti posti di lavoro per placare la xenofobia in Sudafrica.