Proseguono i progressi dell’esercito congolese, sostenuto dalla missione delle Nazioni Unite in Repubblica Democratica del Congo (nota con l’acronimo Monusco), contro i molti gruppi ribelli che affollano le ricche province orientali del paese.
Secondo dichiarazioni delle Forze armate congolesi (Fardc), l’esercito ha ripreso mercoledì il controllo dell’ultima roccaforte dei ribelli ugandesi ADF, che hanno le loro basi oltre frontiera in territorio congolese.congomonusco
L’esercito sostiene di aver ripreso il controllo della località Makoyoya 3, considerato l’ultimo bastione dell’Adf nel territorio di Beni, nella provincia orientale del Nord Kivu.
Secondo le comunicazioni ufficiali i combattimenti tra esercito e ribelli hanno portato alla morte di 24 combattenti, 22 ribelli e due soldati.
Il resto delle forze guerrigliere ugandesi avrebbero preso la via del parco della Virunga e delle montagne del Rwenzori.
Lo scorso 16 gennaio l’esercito congolese ha lanciato l’operazione ‘Sokola’, con la quale mettere fine alle attività dell’Adf nel territorio congolese.
Un’operazione analoga dovrebbe scattare nei prossimi giorni ai danni di un altro gruppo armato, i ruandesi delle Fdlr (Forze di liberazione del Rwanda).
Il portavoce della Monusco, ha annunciato che sono già in corso i preparativi per “lanciare molto presto operazioni congiunte per dare la caccia ai ribelli ruandesi e neutralizzarli così come altri gruppi armati”.
Nelle scorse settimane sia la Monusco che il governo di Kinshasa hanno lanciato appelli accorati a tutti gli insorti ancora attivi nell’instabile e ricca provincia mineraria del Nord Kivu, affinché consegnino le armi e aderiscano al processo di smobilitazione. In caso contrario sia Monusco che Fardc hanno ribadito la propria determinazione a neutralizzarli con la forza. – Atlasweb