Sophie Desjardin, euronews: “Mathieu Guidèr. Grazie per essere qui con noi. Lei è un professore universitario, scrittore, studioso di Islam, esperto di geopolitica del mondo arabo e musulmano. Per il sequestro delle ragazze in Nigeria c‘è una mobilitazione mai vista prima d’ora. Pensa che questo interesse possa dare qualche risultato?”
Mathieu Guidèr: “Questa mobilitazione ha due 2 componenti molto forti: è produttiva e utile. Primo perchè per una volta mette in luce la situazione delle donne in Nigeria, quello che le donne subiscono in questo paese, specie nel nord della Nigeria. A livello locale, il fatto che ci sia un’interesse internazionale fa apparire Boko Haram come un gruppo anti occidentale che rifiuta l’ingerenza straniera, e che si oppone a questa. Purtroppo però questo atteggiamento probabilmente rafforzerà il gruppo stesso con il reclutamento di nuovi adepti.”
euronews: “Il leader storico di Boko Haram, Mohammed Yusuf, fu ucciso nel 2009 dalle autorità nigeriane. Il nuovo leader Shekau ha radicalizzato il movimento ispirandosi ai taleban. Cosa vuole esattamente questo gruppo?”
Mathieu Guidèr: “Fino al 2009 si sapeva in qualche modo qual’era l’ideologia che stava alla base di questo gruppo: opporsi al sistema di educazione nigeriana di ispirazione britannica e introdurre la sharia in tutto il Paese. La svolta del 2009 è stata molto importante perché da qual momento si è imposta la figura di un leader, come quello attuale che è Shekau; questo significa che l’organizzazione vuole imporre un certo modo di vivere e pensare a tutta la popolazione nel nord della Nigeria. Per fare questo usano vendette e azioni di ritorsione. Ê molto complicato al momento dire con chiarezza su cosa punta Boko Haram e il suo attuale leader Abubakar Shekau.”
euronews: “Lei conosce molto bene le dinamiche di questo gruppo. C‘è un business dietro all’ideologia di questa organizzazione?”
Mathieu Guidèr: “In realtà ci sono due aspetti importanti: attaccare le scuole e le università è uno dei tratti distintivi di Boko Haram. Il cambiamento più interessante è che Shekau e Boko Haram hanno applicato una logica tipicamente medievale alla teologia salafita nel gruppo. Questo porta alcune di queste giovani donne a convertirsi all’Islam. Ma il convertirsi permetterà loro di salvarsi, di non essere uccise, anche se allo stresso tempo le terrà prigioniere nel gruppo perché costrette a sposarsi e diventare mogli forzate. Per le altre si applica purtroppo la loro teologia, ovvero vengono date ad altri gruppi, in qualche modo cedute attraverso reti locali. Oggi il gruppo ha diverse fonti di finanziamento che non sono più solo rapimenti, estorsioni, traffico di armi e medicinali nel mercato nero, ma anche la prostituzione.”
euronews: “1.500 morti dall’inizio dell’anno, tra cui più di 200 bambini. Ê un dato terribile che mette in luce l’immobilità del governo? “
Mathieu Guidèr: “Il fatto che il governo non faccia nulla è dovuto a un insieme molto complesso di fattori come la situazione geopolitica e le lotte di potere. Sia a livello regionale che a livello nazionale non c‘è un vero piano su come combattere questo gruppo. Inoltre tutto questo sta accadendo in momento in cui il Paese si prepara per le elezioni presidenziali e legislative del prossimo anno.” – Euronews