Ancora tensioni per la situazione in Congo, dove da mesi va avanti il botta e risposta tra ribelli e governo, che questa settimana avrebbero dovuto tenere nuovi colloqui nella capitale dell’Uganda. “I delegati del governo sono arrivati a Kampala mercoledì per dire al mediatore che non negozieranno più con M23”, scrive il presidente del gruppo, Bertrand Bisimwa, in una lettera indirizzata aall’inviato speciale del segretario generale delle Nazioni unite per la regione dei Grandi laghi. I ribelli, scrive inoltre Bisimwa, temono che l’esercito congolese e i suoi alleati si stiano preparando a un imminente attacco.
Ma le autorità Kinshasa mettono le mani avanti. “Ciò che il governo sta aspettando per ora è che il facilitatore consegni a entrambe le parti una sintesi delle proposte”, spiega il portavoce dell’esecutivo Lambert Mende, sentito da Associated Press. “L’M23 vuole ricominciare con argomenti di cui abbiamo già parlato per sei mesi. Sta cercando di prendere tempo”, aggiunge Mende, secondo cui, inoltre, le forze armate non possono essere criticate per gli spostamenti all’interno del territorio congolese.
Il gruppo ribelle denuncia anche una serie di arresti. “I servizi segreti del governo – aggiunge nella lettera il portavoce di M23 – stanno arrestando un sacco di persone a Goma (oltre 50 finora), molte delle quali hanno legami con il Ruanda. Alcune sono già state trasferite a Kinshasa o portate in località sconosciute”. Un’accusa che il governo respinge. “Abbiamo nove persone arrestate che sono state trasferite a Kinshasa. Ma solo due sono di origine ruandese”, spiega il portavoce. Tuttavia, Radio Okapi ieri diceva che una ventina di persone sono state fermate di recente a Goma perché sospettate di collaborare con M23.
Per dieci giorni lo scorso novembre il gruppo ribelle, che si sospetta sia finanziato dal Ruanda, ha invaso la città di Goma. I combattenti si sono detti d’accordo a ritirarsi solo dopo aver costretto il governo a tenere i colloqui, che sono iniziati a dicembre. I negoziati si sono interrotti ad aprile, prima della visita a Goma del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, e avrebbero dovuto riprendere appunto questa settimana. – LaPresse/AP