In questa puntata di The Network parliamo della Tunisia. Due anni dopo la caduta del regime di Ben Ali grazie alla Primavera Araba e l’instaurazione della democrazia, in gran parte della Tunisia le condizioni di vita restano difficili. Il governo islamico del presidente Moncef Marzouki, guidato dal partito moderato Ennahda, non è riuscito finora a risanare l’economia. La disoccupazione e l’inflazione restano elevate. L’assassinio dell’oppositore Chokri Belaid, a febbraio, ha suscitato grandi manifestazioni. Il governo si batte contro i salafiti e altri estremisti islamici. Ma l’opposizione resta profondamente divisa e i salafiti reclamano uno Stato islamico che sostituisca la nascente democrazia.
In che modo le elezioni che si svolgeranno quest’anno potranno cambiare il paesaggio politico? La Tunisia rischia di diventare ancora più instabile? Che ruolo dovrebbe giocare l’Unione Europea per stabilizzare la Tunisia e gli altri nuovi governi della regione? Ne parliamo con Latifa Habbechi, membro del partito Ennahda e deputata del parlamento tunisino, Youssef Ben Abdeljelil, presidente di Nidaa Tounes in Belgio e in Lussemburgo, un partito d’opposizione il cui nome vuol dire “appello per la Tunisia”, e Michael Gahler, eurodeputato e capo-osservatore dell’Unione Europea per le elezioni tunisine del 2011. – Euronews