In Centroafrica “quanto prima la violenza ceda il passo al dialogo; gli opposti schieramenti lascino da parte gli interessi particolari e si adoperino perche’ ogni cittadino, a qualsiasi etnia e religione appartenga, possa collaborare per l’edificazione del bene comune”. Lo ha chiesto Papa Francesco che nel suo appello – lanciato dopo l’Angelus – ha ricordato che “domani, nella Repubblica Centroafricana, avra’ inizio ufficialmente la Missione voluta dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”.
L’iniziativa, ha sottolineato Bergoglio, e’ stata promossa “per favorire la pacificazione del Paese e proteggere la popolazione civile, che sta gravemente soffrendo le conseguenze del conflitto in corso”. Parlando ai fedeli che gremivano piazza San Pietro, il Papa ha poi aggiunto all’appello la testimonianza di una volonta’ precisa, sua e dei vescovi locali, e il riconoscimento degli sforzi compiuti in sede Onu: “mentre assicuro – ha scandito – l’impegno e la preghiera della Chiesa Cattolica, incoraggio lo sforzo della Comunita’ internazionale, che viene in aiuto dei Centroafricani di buona volonta’”. “Il Signore – ha invocato infine – accompagni questo lavoro per la pace”. (AGI)
