Amnesty International ha chiesto al governo dell’Egitto di lanciare una “piena” e “imparziale” indagine sull’uso di munizioni vere per disperdere i manifestanti durante le proteste del 6 ottobre scorso, in cui secondo il ministero della Salute hanno perso la vita almeno 50 persone. La polizia, fa sapere l’ong con sede a Londra, ha usato una forza eccessiva e letale contro i sostenitori del presidente deposto Mohammed Morsi e in molti casi passanti e manifestanti non violenti sono rimasti coinvolti nei disordini. “Anche se alcuni manifestanti pro-Morsi hanno lanciato pietre, bruciato pneumatici e usato ordigni incendiari contro le forze di sicurezza e i residenti locali, gli agenti hanno ancora una volta fatto ricorso alla forza letale sebbene non fosse strettamente necessario”, afferma Amnesty, aggiungendo che “l’uso di forza eccessiva sembra essere diventato il normale modus operandi delle forze di sicurezza egiziane”. Il governo dell’Egitto aveva autorizzato le forze di sicurezza a usare munizioni vere per autodifesa e in caso di attacchi contro strutture dello Stato. – LaPresse/AP