Ha scelto l’insediamento informale di Nkaneng, a Marikana, per lanciare la sua nuova formazione politica, facendo distribuire centinaia di baschi rossi ai suoi sostenitori: Juliius Malema ha presentato l’Economic Freedom Fighters (EFF) nei pressi di quella miniera che lo scorso anno ha visto 34 minatori perdere la vita negli scontri con la polizia.
L’ex astro nascente dell’African National Congress, ha detto che quello nato “è un bimbo diverso, è un gigante… Un bimbo che cammina fin da subito sulle proprie gambe, che combatte per il vostro diritto alla vita. Un bimbo di cui bisogna aver timore”.
Malema, con toni particolarmente accesi, ha invitato all’interno dell’EFF tutti coloro che “si sentono orfani”; in lotta contro i padroni bianchi che non pagano i lavoratori e che anzi ne abusano. “Contro questi abusi – ha aggiunto – occorre combattere, dovrete essere dei Malema nei vostri rispettivi posti di lavoro”. Lo stesso ha poi invitato i poliziotti a lasciare uniformi e armi “macchiate di sangue”.
Malema ha fatto ripetuti riferimenti alla questione della terra, al passato coloniale, accusando i bianchi sudafricani di aver ereditato terra rubata e sottratta con la forza agli originari abitanti del Sudafrica. Lo stesso ha concluso il suo comizio accusando e criticando con sarcasmo il presidente Jacob Zuma e cantando la controversa canzone “Shoot the boer”. * Maria Scaffidi – Atlasweb