Il procuratore della Corte Penale Internazionale, Fatou Bensouda, ha invitato nuovamente la Libia a consegnare Seif al-Islam Gheddafi, figlio del colonnello libico, affinché possa essere giudicato dalla Corte e rispondere di crimini contro l’umanità. Ma Tripoli sostiene che consentire l’uscita di Saif dal Paese per esser giudicato all’estero destabilizzerebbe ulteriormente il già precario equilibrio socio-politico della Libia.
Bensouda ha invitato il Consiglio di Sicurezza dell’Onu a fare pressioni sulla Libia e ha anche rivolto una richiesta di aiuto internazionale per raccogliere materiale per il processo, incluse le intercettazioni telefoniche e altre informazioni sui trasferimenti di denaro legati alla famiglia di Gheddafi.
Seif al-Islam è nelle mani di una brigata di ex combattenti anti-Gheddafi. Molti osservatori sostengono che in Libia non potrà mai avere un processo equo. – TMNews