Il Dipartimento di Stato americano ha iscritto i gruppi estremisti nigeriani Boko Haram e Ansaru, nato da una scissione del primo, nella lista delle organizzazioni terroristiche. La decisione, attesa, è stata definita dalla portavoce “un passo fondamentale” per aiutare il governo di Abuja “nel contrastare l’estremismo violento”.
In concreto, da ora in poi, la giustizia americana e le strutture dell’amministrazione avranno la possibilità di bloccare ogni affare e transazione finanziaria tra gli Stati Uniti e la Nigeria sospettato di finanziare le attività del gruppo. Chiunque fornirà sostegno materiale compirà un crimine perseguibile dalla legge degli Stati Uniti.
A motivare la decisione – riferiscono fonti della Casa Bianca citate dalla stampa americana – l’acuirsi degli attacchi negli ultimi tre anni con obiettivi diversi tra cui, nel 2011, l’assalto contro la sede Onu ad Abuja e le informazioni di nuovi collegamenti con al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi) e gli insorti somali Al Shabaab.
Attualmente in gruppo si avvale di diverse fonti di finanziamento, tra cui l’assalto a banche e istituti di credito e il pagamento di riscatti, che difficilmente saranno in qualche modo intaccate dalla normativa americana.
Venuto alla luce nel 2009 e successivamente scissosi nel gruppo Ansaru, Boko Haram (tradotto, L’istruzione occidentale è peccato) è un movimento estremista di matrice islamica che dichiara di voler imporre la sharia (legge coranica) in tutto il paese. Attivo soprattutto nelle regioni del nord-est della Nigeria, a maggioranza islamiche, è oggetto di una massiccia offensiva dell’esercito regolare in corso da maggio.
Secondo gli esperti, mentre non ci sono prove che dimostrino che l’offensiva stia ottenendo successi nel contrastarlo, il gruppo continua a mietere vittime civili con cadenza regolare. Anche i soldati regolari, spesso, sono accusati di atrocità e violazioni dei diritti umani nei confronti della popolazione locale. – Misna
