L’ex capitano della guardia presidenziale ruandese, Pascal Simbikangwa è stato condannato a 25 anni di carcere per il genocidio in Ruanda.
Simbikangwa, 54 anni, dal 1986 costretto su una sedia a rotelle, è stato riconosciuto colpevole di genocidio e crimini contro l’umanità.
Nel 1994 circa un milione di persone, soprattutto di etnia Tutsi maggioranza del Paese centrafricano, vennero massacrate sistematicamente dalla minoranza Hutu.
Simbikangwa, fermato nel 2008 per traffico di documenti falsi nell’isola francese di Mayotte, dove si era rifugiato clandestinamente, è stato processato in base al principio di competenza universale che consente di giudicare uno straniero per fatti commessi all’estero nel quadro dei crimini più gravi. – Euronews