Un religioso polacco, padre Mateusz Dziedzic, è stato sequestrato da un gruppo di ribelli in una cittadina della Repubblica Centrafricana non lontana dal confine con il Camerun: lo riferisce, in una nota, la direzione di Varsavia delle Pontificie opere missionarie (Pom).
Nel comunicato si aggiunge che in cambio del rilascio di padre Mateusz i ribelli non hanno chiesto un riscatto ma la liberazione di un loro comandante detenuto in Camerun.
La notizia del rapimento, avvenuto a Baboua, nella prefettura di Nana-Mambéré, la notte tra domenica e lunedì, è stata confermata dal ministero degli Esteri della Polonia. Secondo la diplomazia di Varsavia, i sequestratori appartengono al Fronte democratico del popolo centrafricano (Fdpc): un gruppo che fa riferimento a Abdoulaye Miskine, prigioniero in Camerun dopo essere stato alleato dei ribelli della coalizione Seleka al potere a Bangui tra il marzo 2013 e l’inizio di quest’anno. Il ministero degli Esteri polacco ha aggiunto di essere impegnato in un tentativo di negoziato e di essere a conoscenza che il missionario è “trattato bene”.
Padre Mateusz è originario della diocesi di Tarnow, che si trova nel sud-est della Polonia. Nella Repubblica Centrafricana era arrivato cinque anni fa. – Misna