Un tributo all’eredità di Nelson Mandela e un impegno a non tradirla hanno segnato l’elogio funebre del presidente sudafricano Jacob Zuma che ha suggellato oggi la cerimonia di Qunu, prima dei riti tradizionali di inumazione.
“Il tuo lungo cammino verso la libertà si è concluso, ma il viaggio continua”, ha detto Zuma (contestato brevemente a inizio discorso) rivolgendosi a Madiba. “Noi dobbiamo far vivere la tua eredità”, ha aggiunto: “il Sudafrica continuerà a crescere, non ti possiamo deludere”.
Dopo il sermone del vescovo della Chiesa metodista sudafricana Zipho Siwa e gli onori militari, la bara è stata presa in consegna da un picchetto di ufficiali per essere portata verso il luogo di sepoltura su un terreno di famiglia.
All’inumazione sono state ammesse solo 450 delle 4500 persone presenti ai funerali: oltre ai familiari e agli amici più stretti, leader istituzionali sudafricani e alcuni ospiti stranieri selezionati.
Il feretro dell’ex presidente del Sudafrica Nelson Mandela, morto a 95 anni la settimana scorsa, stamani aveva fatto il suo ingresso nella tensostruttura innalzata nei pressi di Qunu, villaggio natale di Madiba.
La bara, avvolta nella bandiera sudafricana, è stata accolta nel luogo della cerimonia dal canto di un coro accompagnato da un’orchestra. Il coro ha intonato un inno religioso in lingua xhosa, l’etnia a cui Mandela apparteneva.
Ai funerali, che si sono svolti su una terra di proprietà dei Mandela, hanno assistito 4500 persone. In prima fila la vedova Graca Macel (vestita di nero e col tradizionale turbante), i familiari, l’attuale presidente Jacob Zuma e dignitari sudafricani e stranieri. – Swissinfo