I proventi delle esportazioni di petrolio della Libia sono in forte calo a causa della protesta delle milizie che da luglio stanno bloccando le attività di impianti e terminal nell’est del paese: lo ha sottolineato in un’intervista alla televisione pubblica Omar Shakmak, ministro responsabile del comparto.
“Lo scorso anno – ha detto Shakmak – le rendite petrolifere hanno superato di poco i 40 miliardi di dollari, una quota inferiore del 20% rispetto alle previsioni di 50 miliardi”. Secondo il ministro, nella prima metà del 2013 i proventi sono stati equivalenti a 27 miliardi, mentre nella seconda non hanno superato i 13.
All’origine del calo c’è la protesta delle milizie della Cirenaica, regione orientale dove si concentra la maggior parte dei giacimenti. Da luglio uomini armati bloccano gli impianti petroliferi di Zueitina, Ras Lanouf e Sedra, chiedendo che una quota maggiore dei ricavi sia trattenuta a livello locale e riducendo in modo significativo il volume delle esportazioni.
A oggi la Libia produce 993.000 barili di greggio al giorno, a fronte di una capacità stimata di un milione e 450.000. In questo paese, ancora alle prese con le conseguenze del conflitto civile del 2011, il petrolio vale circa il 96% del Prodotto interno lordo. – Misna