Per la prima volta, l’Egitto ha mostrato a media e imprenditori una sezione della nuova tratta del raddoppio parziale del Canale di Suez confermando che i lavori saranno terminati come previsto in un anno, ovvero ad agosto.
Rappresentanti di decine di media stranieri, tra cui ANSAmed, e di numerose imprese britanniche, sono stati portati questa settimana su due traghetti in un tratto dei 35 km del nuovo canale che affiancherà il vecchio all’altezza di Ismailia per aumentare il traffico dei cargo. Aggiungendo l’approfondimento e ampliamento del Grande lago amaro, la letteralmente “faraonica” opera rappresenta un raddoppio di 72 dei 193 km dello strategico Canale scavato ad ovest della penisola del Sinai nell’Ottocento per permettere la navigazione dall’Europa all’Asia evitando di circumnavigare l’Africa.
L’obiettivo del raddoppio parziale, i cui lavori sono iniziati nell’agosto scorso, è quello di ridurre da 18 a 11 ore i tempi di transito riducendo a 3 ore i tempi di attesa creati dai punti a transito alternato per alcuni tipi di cargo, informa il sito dell’Autorità del Canale di Suez. Inoltre si punta a raddoppiare dall’attuale 49 a 97 nel 2023 il numero medio dei transiti giornalieri e a consentire il transito non-stop per 45 cargo nelle due direzioni. Gli introiti del Canale, già arrivati l’anno scorso ala cifra record di 5,3 miliardi di dollari rappresentando una grande fonte di valuta pregiata per l’Egitto, grazie al nuovo canale sono previsti in crescita del del 259% a 13,2 miliardi nel 2023. L’opera è inserita in un più vasto “Progetto di sviluppo dell’area del Canale di Suez” da 8,2 miliardi di dollari che prevede la creazione di hub logistici e manifatturieri nelle zone di Port Said, Ismailia e Suez in una vasta gamma di settori che vanno dall’high-tech, all’assemblaggio di auto, dalle raffinerie all’acquacoltura.
Il mostrare ai media il risultato dell’andamento dei lavori è apparso un modo per confermare visivamente l’ambizioso obiettivo di completare il raddoppio parziale del Canale entro l’agosto, peraltro ribadito in una conferenza stampa dal presidente dell’Autorità del Canale, l’ammiraglio Mohab Mameesh. Al momento della presentazione del progetto il 5 agosto scorso, lo stesso presidente Abdel Fattah Sisi aveva i’corretto’ Mameesh mentre stava indicando in 36 mesi la durata dei lavori: e, con un gesto dell’indice e pochissime parole, aveva imposto accorciare il periodo ad “un anno” ottenendo un immediato assenso. Fonti ufficiali dell’esercito hanno sostenuto che il lavoro che resta da fare è quello di approfondire il nuovo canale già scavato.
L’immissione dell’acqua è avvenuta il 6 gennaio, precisano altre fonti informate.
L’espansione del canale di Suez è un “progetto-chiave” nel piano di sviluppo economico del governo egiziano che verrà esposto agli investitori internazionali nella Conferenza “Eedc” in programma a Sharm el-Sheik dal 13 al 15 marzo, sottolineano organizzatori dell’appuntamento nella località balneare del Sinai. * Rodolfo Calò – (ANSAmed).