Nessuno la voleva ospitare per paura dell’epidemia di ebola, ma la Caf, anche per salvare il proprio bilancio con gli introiti dei diritti televisivi, ha tenuto duro alla fine ce l’ha fatta. Domani in Guinea Equatoriale scatta la trentesima edizione della Coppa d’Africa che doveva originariamente tenersi in Marocco ma è stata spostata a dicembre dopo il fermo rifiuto dei marocchini di ospitarla per il rischio ebola che in Africa ha già ucciso oltre 8.000 persone soprattutto in Guinea, Sierra Leone e Liberia: dei tre Paesi solo il primo è qualificato per il torneo. La confederazione africana di calcio ha allora designato la Guinea che aveva già ospitato il torneo nel 2012 insieme al Gabon: anche nel piccolo Paese centroafricano non sono mancate le voci discordanti che però il governo ha tacitato. Proprio oggi, riporta il quotidiano egiziano Al-Ahram, è stato arrestato un attivista a Bata, una delle quattro città che ospita le partite, perché distribuiva volantini e magliette invitando i cittadini a non andare allo stadio per evitare il rischio contagio. Uno dei rischi del torneo è infatti quello di avere stadi vuoti. Già nel 2012 alcune partite si giocarono davanti a poche centinaia di spettatori a stavolta il presidente Teodoro Obiang Nguema ha acquistato personalmente 40.000 biglietti per le diverse partite, distribuendoli ai cittadini. Il Paese è comunque blindato contro il virus: ogni calciatore, membro dello staff, tifoso e giornalista che entra dall’estero sarà visitato per evitare che entrino persone infette. Quattro le città coinvolte nell’organizzazione: Bata (che ospiterà match inaugurale e finale) e la capitale Malabo, che lo furono anche nel 2012, ma anche Mongomo e Ebebiyin. Soprattutto queste due città preoccupano gli organizzatori visto che non hanno avuto tempo di dotarsi di nuove infrastrutture, tanto che si registrano problemi logistici anche per la loro scarsa ricettività alberghiera. Domani, comunque, si comincia a giocare con la gara inaugurale tra Guinea Equatoriale e Congo. Tre le favorite della vigilia con in prima fila l’Algeria che si presenta in Guinea dopo aver elimnato la Russia ai Mondiali ed aver perso ai supplementari contro al Germania destinata al titolo iridato. La coppa sembra l’occasione della definitiva consacrazione per una generazione di grandi talenti a cominciare dal trio offensivo composto da Sofiane Feghouli, Islam Slimani e Yacine Brahimi.
Soprattutto quest’ultimo, stella del Porto, punta a rimpiazzare definitivamente nel cuore degli africani le stelle ormai sbiadite di Drogba ed Eto’o. Per l’Algeria, però, il cammino non sarà facile già a partire dal girone che la vedrà opposta a tre giganti come Ghana, Senegal e Sudafrica. Gli algerini esordiranno il 19 gennaio proprio contro i”Bafana Bafana”. Tra le favorite anche il Ghana di Asamoah Gyan, guidato dal ct israeliano Avram Grant che ha deciso di escludere Kevin-Prince Boateng, Michael Essien e Sulley Muntari. Occhio anche alla Costa d’Avorio che senza Drogba si aggrappa alla classe di Yaya Touré. Punta a sorprendere, infine, la Tunisia, annunciata in buona forma dopo l’1-1 in amichevole contro gli algerini.(ANSAmed).