Ritorno ad un limite massimo di due mandati per il presidente della Repubblica e rafforzamento dei poteri del primo ministro: sono questi, secondo il quotidiano El Watan, i punti “salienti” della bozza di riforma costituzionale presentata ieri dall’ufficio della presidenza ai partiti politici rappresentati in parlamento.
Dopo la rielezione, il 17 aprile scorso, per un quarto mandato alla guida del paese, il presidente Abdelaziz Bouteflika svela infine le riforme promesse nel corso della campagna elettorale. “Nessuna rivoluzione in vista” titola ironicamente il sito web Algerie Focus, secondo cui le riforme proposte mirano ad assicurare una continuità del potere in caso l’anziano capo di Stato, la cui salute è stata oggetto di vive contestazioni da parte dell’opposizione, venisse a mancare alle sue capacità.
In tutto, i 47 emendamenti proposti includono un’abolizione dei “controlli” sui mezzi di informazione e una limitazione a 48 ore della custodia cautelare, con possibilità per il detenuto di avvisare famigliari e legali della difesa. La proposta vieta anche il “turismo politico” durante il mandato parlamentare, ovvero la possibilità per i deputati e senatori di migrare da un partito all’altro una volta eletti. Un tema caro a Louisa Hanoune, unica donna candidata alle elezioni. Per contro, il progetto non fa menzione alla figura di un vicepresidente, argomento ‘caldo’ nel corso della campagna elettorale.
La bozza – riferisce l’agenzia di stato ‘Aps’ – è stata consegnata ai partiti politici che sono stati invitati a discutere le riforme a giugno, prima che vengano presentate ad una commissione costituzionale per la revisione e poi, probabilmente, a un referendum per l’approvazione finale.
Il braccio destro di Bouteflika, Abdelmalek Sellal, è stato riconfermato primo ministro dopo le elezioni, dopo essersi brevemente dimesso per lavorare alla campagna a favore del presidente. – Misna